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Una mattina di luglio Maria, una cinquantenne granitica nei sentimenti e madre single di Sara, unico legame profondo della sua vita, riceve la telefonata del professor Menna, che le chiede di tornare nel suo paese d'origine. In una masseria in campagna, vecchia proprietà di suo nonno, è stata infatti ritrovata, nascosta tra i rovi e le radici di un albero d'ulivo, una tomba in stato di abbandono. L'identità della salma è sconosciuta: c'è solo un nome, Nina, e una data, 1941. Nel viaggio che cambierà la sua vita, Maria sarà accompagnata da personaggi straordinari e pittoreschi come Girolamo l'idiota; il Podestà e sua moglie Donna Isabella, il parroco, Mamara la santona e la famiglia Mogavero, e altre ombre di un passato ignoto. Ispirato a una storia vera, questo è un romanzo per voci sole, che finisce per sciogliersi in una storia corale. Sullo sfondo un paese in ombra, sospeso tra il vuoto e l'oblio: fuori nulla è mutato, è dentro che tutto accade.